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  • Immagine del redattoreDaniele Levis

Rugiada del mattino


Mi manca la tua mano, inerte, debole, ma calda. Calda come... sai quando rientri a casa, fuori un ghiaccio infernale, e appoggi la schiena sul radiatore!? Ah quei brividi! Ecco, calda e piacevole come quei brividi. Mi mancano i tuoi occhi, tondi, vispi, che parlavano. Parlavano al posto delle labbra, cantavano a squarciagola, grondavano amore e vita. Eppure quanto soffrivi! E nel dolore t'offrivi, sempre. Mi manca la tua rabbia, vera, altruista e fresca. Il tuo cuore spaccava il mondo, il tuo corpo non lo seguiva. E te eri cuore, mica altro! Allora piangevi, piangevi rugiada del mattino.


Daniele Levis

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