Solo pochi mesi fa, quando credevamo che il peggio fosse alle spalle (e invece doveva ancora arrivare), ho fatto una delle rare chiacchierate dell’ultimo anno con te babbo.
Eravamo al campeggio, sotto quei pini che amavi tanto, e stranamente mi stavo interessando alla tua infanzia e alla tua adolescenza, che sapevo essere state molto difficili. Forse perché volevo avere più argomenti da condividere con te negli anni che ci rimanevano da vivere insieme o forse perché inconsciamente sapevo che avevamo ormai poco tempo a disposizione.
Insomma quel pomeriggio mi confidasti che quando giocavi nell'Aglianese, agli ordini del tuo allenatore, il grande Miguel Montuori, ex fenomeno della nostra Fiorentina, ti capitò di affrontare in amichevole niente meno che la nazionale italiana guidata in attacco dell’allora cannoniere Gigi “Rombo di tuono” Riva. In quell'occasione l’allenatore ti disse che toccava a te marcare a uomo Riva e ti disse anche: “Vacci piano in marcatura perché non si deve infortunare”. Posso solo immaginare l’emozione di trovarsi di fronte a un campione di quel calibro. Ecco… ogni volta che sento e sentirò parlare di Riva mi verrà in mente quella partita che forse nessuno, tranne quelli che l’hanno giocata o vista, ricorda.
Oggi dovevamo essere qui, io e te, a parlare del compleanno del mitico Rombo di Tuono che hai marcato senza quasi fagli toccare palla.
Invece sono da solo, a scriverlo su un pezzo di carta virtuale.
Mi mancheranno quei pomeriggi. Spero davvero con tutto il cuore che esista un altro Mondo dove, quando Dio vorrà, potremmo, di questi pomeriggi, averne un’eternità.
Ciao babbo.